Cos’è il patto di famiglia e che scopo ha:
Il patto di famiglia è un importante strumento teso ad assicurare continuità nella gestione delle imprese, attraverso:
- l’individuazione di uno o più discendenti dell’imprenditore ritenuti idonei alla gestione;
- il trasferimento ad esso/essi dell’azienda o, se l’impresa è svolta attraverso una struttura societaria, delle partecipazioni
- la liquidazione dei diritti economici dei legittimari ai quali non viene assegnata l’azienda o partecipazioni di essa.
Patti di famiglia: i soggetti
La disciplina in tema di patto di famiglia prevede espressamente che ne prendano parte l’imprenditore e discendenti ai quali egli intende trasferire l’azienda di famiglia, ma anche il coniuge e coloro che sarebbero legittimari nel caso in cui in quel momento si aprisse la successione nel patrimonio dell’imprenditore
Caratteristiche
Il patto di famiglia deve essere stipulato per atto pubblico dal notaio e vi devono partecipare coloro che sarebbero legittimari.
Il patto prevede che i beneficiari assegnatari dell’azienda o delle partecipazioni societarie “compensino” gli altri partecipanti al contratto con il pagamento di una somma corrispondente al valore delle quote riservate ai legittimari (a meno che non siano proprio essi a decidere di non rinunciarvi in tutto o in parte).
È inoltre possibile che l’indennizzo degli altri partecipanti non avvenga tramite denaro ma per mezzo di beni
Quali sono i vantaggi: di tipo economico di serenità dell’imprenditore e di continuità della governance dell’impresa
Quale ruolo riveste il consulente patrimoniale? In questo contesto il consulente patrimoniale ricopre la figura del pivot che riesce ad esplorare tutte le esigenze latenti e non di disegni progettuali e può mettere eventualmente in contatto l’imprenditore e la sua famiglia con un commercialista e un notaio in grado di concretizzare l’accordo
Patto di famiglia, un esempio:
nella casistica di un imprenditore con tre figli di cui uno solo gestirà l’azienda, essendo l’unico ad avere una visione per far continuare l’attività, questa potrà essere tutelata tramite un patto di famiglia, in modo tale da non dover essere costretti a chiuderla, ma al contrario poter continuare a gestirne i frutti.
A tal fine il consulente patrimoniale sarà quindi in grado di assistere nel trasferimento di parte del portafoglio mobiliare, come forma di compensazione verso gli altri eredi, e a mettere le parti in contatto con i professionisti necessari a formalizzare giuridicamente il patto.